Morton Feldman "Piano and String Quartet" (Elektra/Nonesuch, 1993) CD Daniele Huillet e Jean-Marie Straub di tanto in tanto proiettano nella mia mente films-documentari di assoluta perfezione cerebrale e riescono a rimuovere nel mio animo emozioni sospese nei tempi. La compagna della mia vita materializza questa condizione con magiche intuizioni in ambito gastronomico, consentendo ad un insieme di entità alimentari di configurarsi in appetitosi cibi intesi a placare l’esigenza del gusto. John Cage lo considero grande per tutte le sue attenzioni al di fuori della musica e per quanto le stesse abbiano dimostrato che il pentagramma è la prigione della creatività. Guardo le tartarughe e mi domando da dove vengono e quanta strada devono ancora percorrere, senza mai poter guardare dietro. A Morton Feldman sono bastati pochi suoni sempre uguali e sempre cangianti per condensare in essi tutta la memoria del creato, con la possibilità nell’ascolto di perdersi nel tempo, pur restando immobile. La sua musica riesco ad ascoltarla senza bisogno delle orecchie, essa ha l’intelligenza di Daniele Huillet e Jean-Marie Straub, la naturalezza della mia compagna, l’inventiva sperimentale di John Cage e si muove per ogni dove con il passo della tartaruga. Tommaso Cosco Info: Nonesuch Records |